giovedì 3 settembre 2015

I cavalli “attori” recitano meglio delle stelle del cinema?



I film con protagonisti i cavalli sono da sempre molto apprezzati dal pubblico di tutte le età. Sarà per la naturale simpatia e tenerezza che i nostri amici ispirano soprattutto ai più piccoli, sarà per la forza e il coraggio che dimostrano in situazioni estreme, o sarà semplicemente per le storie che parlano di grandi sentimenti, amicizia, lealtà e riscatto che hanno sempre un grande impatto al cinema. Fatto sta che quando si parla dei teneri quadrupedi e del loro stretto rapporto con gli uomini, che si tratti di un film per famiglie, di una drammatica pellicola di guerra, di un western ricco d’azione e scenari mozzafiato o di una storia ambientata nel mondo delle corse, il successo al botteghino è assicurato. 


Insomma, vedere un tenero pony o un possente stallone sullo schermo fa sicuramente piacere a tutti, a noi semplici spettatori come agli addetti ai lavori. Vi siete mai chiesti però cosa fanno i cavalli quando la macchina da presa si spegne? Voglio dire, delle cosiddette star di Hollywood conosciamo tutto, anche ogni piccolo aspetto della loro vita privata fuori dal set. E i cavalli? Non diventano forse anche loro “stelle” del cinema, prendendo parte a un film? Assolutamente sì, verrebbe da dire. E infatti il lavoro svolto con loro non è molto diverso da quello che vede protagonisti i divi più pagati di Hollywood. Anche i cavalli passano attraverso un processo di casting, vengono selezionati e addestrati perché possano “entrare” nella parte assegnata. Soprattutto, anche tra di loro ci sono le semplici comparse e le grandi stelle.


              L'esordiente Jeremy Irvine e la star Finder's Key sul set di "War Horse". Indovinate chi dei due è il cavallo?


Vi basti un nome a riprova di ciò: Finder's Key. Molto di più di un semplice cavallo. Un nome che non ha nulla da invidiare a un George Clooney o a una Nicole Kidman. Una vera e propria star, che forse ricorderete nel ruolo di Joey, il cavallo protagonista di War Horse di Steven Spielberg, giusto per citare uno dei titoli più recenti in cui è apparso. Ma la lista di ruoli interpretati in film di successo è lunghissima: da pellicole acclamate dalla critica come Seabiscuit a titoli più commerciali ma di grande successo come Le avventure di Zorro e Cowboys and aliens. Il protagonista Jeremy Irvine, poco più che ventenne, era invece al debutto sul grande schermo. Allora, chi è la grande star e chi il “novellino” in questo caso?




La professionalità di Finder’s Key e dei suoi simili ha stupito anche lo stesso Spielberg. Mai girare film sull’acqua, con i bambini e con gli animali, è uno dei pregiudizi più diffusi nel mondo cinematografico, ricorda simpaticamente il grande regista. Mai come in questo caso però ha avuto una riprova di quanto un luogo comune possa essere infondato.
“I cavalli sono animali bellissimi, e questo lo sapevo, ma anche molto sensibili. Sono stati una grande scoperta come attori. In qualche misterioso modo, captano l'energia di chiunque li circonda, e si adattano al loro umore. So che può apparire ridicolo quello che sto dicendo, ma hanno perfino improvvisato delle scene non previste, seguendo la recitazione dei loro partner umani”.
La capacità di creare un legame unico e speciale con il proprio cavaliere è una qualità che accomuna tutti i cavalli, e qualsiasi rider può confermarlo. Anche la loro superiorità sugli umani per molti aspetti è in un certo senso assodata. Il fatto però che possano tenere testa gli uomini o addirittura superarli anche in quanto a doti recitative non è però altrettanto scontato! 


       Back-stage del film "War Horse" di Steven Spielberg

Non è certo un mistero che in film come War Horse si faccia ricorso a un gran numero di cavalli. Solo per la parte di Joey, ne sono stati utilizzati quattordici. Il ruolo di Seabiscuit se l’erano suddiviso in dieci interpreti. Evidentemente però, anche tra gli attori a quattro zampe una vera star si riconosce subito e a un cavallo come Finder’s Key è impossibile rinunciare!




                           Il vero Seabiscuit e Finder's Key nello stesso ruolo

Per il suo film, che racconta la commovente  storia di un cavallo venduto all’esercito inglese durante la Prima Guerra Mondiale e della ricerca del suo giovane padrone arruolatosi per riabbracciare il suo inseparabile amico, Spielberg si è perfino avvalso dell’aiuto di un horse whisperer, proprio come nell’indimenticabile L’uomo che sussurrava ai cavalli. (A proposito, sapevate che l’espressione horse whisperer è frutto di un malinteso? I Nativi Americani usavano un metodo singolare per domare un cavallo che sgroppava. Gli mordevano un orecchio. Agli occhi di alcuni osservatori, sembrava però che il cavaliere sussurrasse qualcosa all'orecchio dell’animale per calmarlo). D'altronde, a detta del regista, il suo obiettivo non era quello di rappresentare la guerra, bensì raccontarla dal punto di vista di coloro che hanno dato un supporto notevole, anche in termini di vite sacrificate, agli schieramenti opposti. Basti pensare che l’esercito inglese utilizzò un milione di cavalli durante la Grande Guerra, e solo sessantaduemila sopravvissero.
I monumenti al milite ignoto saranno pure intitolati alla memoria di soldati, ma forse anche i cavalli ne meriterebbero uno!



Per quanto la lavorazione di un film coinvolga sempre una quantità smisurata di professionisti tra attori, staff tecnico, supervisori e operatori, il numero di cavalli utilizzati sui set di tutto il mondo non è inferiore a quello dei loro colleghi umani.
Considerate anche che i nostri fidati amici sono coinvolti in molti più film di quelli che potete pensare. Ricordate Spirit, lo splendido mustang protagonista del film d’animazione della Dreamworks (c’è ancora lo zampino di Spielberg)? 


    Spirit spicca il volo insieme alla sua amica Aquila

Lì di cavalli veri in carne e ossa non ce ne sono giusto? Sbagliato! Se Spirit vi sembra animato in maniera estremamente realistica, il motivo è che è stato usato uno stallone di tre anni della sua razza, il Kiger Mustang, come modello. Anche le riprese sonore del film sono autentiche. Nessun effetto o vocalizzazione umana è stata utilizzata per doppiare i cavalli del film, ma solo ed esclusivamente registrazioni di “voci” reali.



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