I film con protagonisti i cavalli
sono da sempre molto apprezzati dal pubblico di tutte le età. Sarà per la
naturale simpatia e tenerezza che i nostri amici ispirano soprattutto ai più
piccoli, sarà per la forza e il coraggio che dimostrano in situazioni estreme,
o sarà semplicemente per le storie che parlano di grandi sentimenti, amicizia,
lealtà e riscatto che hanno sempre un grande impatto al cinema. Fatto sta che
quando si parla dei teneri quadrupedi e del loro stretto rapporto con gli
uomini, che si tratti di un film per famiglie, di una drammatica pellicola di
guerra, di un western ricco d’azione e scenari mozzafiato o di una storia
ambientata nel mondo delle corse, il successo al botteghino è assicurato.
Insomma, vedere un tenero pony o
un possente stallone sullo schermo fa sicuramente piacere a tutti, a noi semplici
spettatori come agli addetti ai lavori. Vi siete mai chiesti però cosa fanno i
cavalli quando la macchina da presa si spegne? Voglio dire, delle cosiddette
star di Hollywood conosciamo tutto, anche ogni piccolo aspetto della loro vita
privata fuori dal set. E i cavalli? Non diventano forse anche loro “stelle” del
cinema, prendendo parte a un film? Assolutamente sì, verrebbe da dire. E
infatti il lavoro svolto con loro non è molto diverso da quello che vede
protagonisti i divi più pagati di Hollywood. Anche i cavalli passano attraverso
un processo di casting, vengono selezionati e addestrati perché possano
“entrare” nella parte assegnata. Soprattutto, anche tra di loro ci sono le
semplici comparse e le grandi stelle.
L'esordiente Jeremy Irvine e la star Finder's Key sul set di "War Horse". Indovinate chi dei due è il cavallo?
Vi basti un nome a riprova di
ciò: Finder's Key. Molto di più di un semplice cavallo. Un nome che non ha
nulla da invidiare a un George Clooney o a una Nicole Kidman. Una vera e
propria star, che forse ricorderete nel ruolo di Joey, il cavallo protagonista
di War Horse di Steven Spielberg,
giusto per citare uno dei titoli più recenti in cui è apparso. Ma la lista di
ruoli interpretati in film di successo è lunghissima: da pellicole acclamate
dalla critica come Seabiscuit a
titoli più commerciali ma di grande successo come Le avventure di Zorro e Cowboys
and aliens. Il protagonista Jeremy Irvine, poco più che ventenne, era
invece al debutto sul grande schermo. Allora, chi è la grande star e chi il
“novellino” in questo caso?
La professionalità di Finder’s
Key e dei suoi simili ha stupito anche lo stesso Spielberg. Mai girare film
sull’acqua, con i bambini e con gli animali, è uno dei pregiudizi più diffusi
nel mondo cinematografico, ricorda simpaticamente il grande regista. Mai come
in questo caso però ha avuto una riprova di quanto un luogo comune possa essere
infondato.
“I cavalli sono animali
bellissimi, e questo lo sapevo, ma anche molto sensibili. Sono stati una grande
scoperta come attori. In qualche misterioso modo, captano l'energia di chiunque
li circonda, e si adattano al loro umore. So che può apparire ridicolo quello
che sto dicendo, ma hanno perfino improvvisato delle scene non previste,
seguendo la recitazione dei loro partner umani”.
La capacità di creare un legame unico e speciale con il proprio
cavaliere è una qualità che accomuna tutti i cavalli, e qualsiasi rider può
confermarlo. Anche la loro superiorità sugli umani per molti aspetti è in un
certo senso assodata. Il fatto però che possano tenere testa gli uomini o
addirittura superarli anche in quanto a doti recitative non è però altrettanto
scontato!
Back-stage del film "War Horse" di Steven Spielberg
Non è certo un mistero che in
film come War Horse si faccia ricorso a un gran numero di cavalli. Solo per la
parte di Joey, ne sono stati utilizzati quattordici. Il ruolo di Seabiscuit se
l’erano suddiviso in dieci interpreti. Evidentemente però, anche tra gli attori
a quattro zampe una vera star si riconosce subito e a un cavallo come Finder’s
Key è impossibile rinunciare!
Il vero Seabiscuit e Finder's Key nello stesso ruolo
I monumenti al milite ignoto
saranno pure intitolati alla memoria di soldati, ma forse anche i cavalli ne
meriterebbero uno!
Per quanto la lavorazione di un
film coinvolga sempre una quantità smisurata di professionisti tra attori, staff
tecnico, supervisori e operatori, il numero di cavalli utilizzati sui set di
tutto il mondo non è inferiore a quello dei loro colleghi umani.
Considerate anche che i nostri fidati amici sono coinvolti in molti più film di quelli che potete pensare. Ricordate Spirit, lo splendido mustang protagonista del film d’animazione della Dreamworks (c’è ancora lo zampino di Spielberg)?
Lì di cavalli veri in carne e ossa non ce ne sono giusto? Sbagliato! Se Spirit vi sembra animato in maniera estremamente realistica, il motivo è che è stato usato uno stallone di tre anni della sua razza, il Kiger Mustang, come modello. Anche le riprese sonore del film sono autentiche. Nessun effetto o vocalizzazione umana è stata utilizzata per doppiare i cavalli del film, ma solo ed esclusivamente registrazioni di “voci” reali.
Spirit spicca il volo insieme alla sua amica Aquila
Lì di cavalli veri in carne e ossa non ce ne sono giusto? Sbagliato! Se Spirit vi sembra animato in maniera estremamente realistica, il motivo è che è stato usato uno stallone di tre anni della sua razza, il Kiger Mustang, come modello. Anche le riprese sonore del film sono autentiche. Nessun effetto o vocalizzazione umana è stata utilizzata per doppiare i cavalli del film, ma solo ed esclusivamente registrazioni di “voci” reali.
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