Ci sono molte competizioni nel
mondo che coinvolgono i cavalli e che sono del tutto fuori dai canoni classici
a cui ci ha abituato l’equitazione.
Una di queste è sicuramente
la Man vs. Horse Marathon, una
quasi-maratona (il percorso è di 22 miglia , circa 35 chilometri , poco
meno di una maratona tradizionale) che si tiene ogni anno nel mese di Giugno in
Galles. E sì avete capito bene: si tratta proprio di una corsa uomo contro
cavallo, a cui partecipa un drappello di impavidi corridori (perlopiù amatori e
appassionati) che si spremono al limite delle loro forze per cercare di battere
sulle loro gambe i loro “simili” a cavallo. Qual è il senso di tutto ciò?
Probabilmente nessuno.
Del resto, sapevamo già che i britannici hanno una
passione tutta loro per le gare bizzarre. Se esistesse un titolo per The weirdest town in the UK (la città
più pazza del Regno Unito, ndr), sicuramente però se lo aggiudicherebbe la
ridente cittadina gallese di Llanwrtyd
Wells, visto che la località è abbastanza celebre per ospitare un’altra
“prestigiosa” competizione tipicamente britannica: il campionato del mondo di bog snorkeling, la corsa nel fango con pinne e boccaglio che ogni anno attira
coraggiosi contendenti da tutto il Paese. Ma insomma, anche questa maratona uomo
contro cavallo è un’idea niente male. Il rapporto tra le due categorie di
iscritti solitamente è intorno ai 250/300 corridori contro 50 cavalli montati.
Per la cronaca, gli umani che affrontano la gara sulle proprie gambe sono
riusciti a far segnare il miglior tempo assoluto, alla faccia di cavalli e cavalieri
per ben due volte negli ultimi dieci anni. In condizioni climatiche favorevoli
a causa delle alte temperature, probabilmente, ma è pur sempre un gran
risultato che ci può rendere fieri come appartenenti alla razza umana. Il
britannico Huw Lobb nel 2004 e il tedesco Florian Holzinger nel 2007 sono gli
unici due uomini sulla terra che possono vantarsi di essere più veloci di un
cavallo.
Comunque tutti i vincitori nelle
due categorie ricevono ogni anno una discreta attenzione da parte della nazione,
oltre ad un assegno di 1700$.
Il primo umano a battere i
cavalli a dire il vero fu un ciclista nel 1989. Le biciclette sono state però bandite
dalla corsa nel 1992, perché a detta dell’organizzazione rovinavano i sentieri
lungo i quali si snoda il percorso, che alterna tratti urbani a tratti
boschivi.
Sembra che le origini mitiche di
questa singolar tenzone, che risalgono al 1979, siano dovute a una discussione
tra il proprietario di un pub e un altro uomo del posto su quante chances
avrebbe una persona di battere un cavallo su una lunga distanza. I due
avrebbero risolto la questione sfidandosi personalmente, e in quel caso vinse
chi stava in sella (non il proprietario del pub che aveva lanciato la sfida)…
Quel che è certo è che da allora la sfida si rinnova annualmente, in barba
anche alle varie associazioni animaliste e alla British Horse Society che non
vedono di buon occhio la cosa. Ma lo staff di veterinari che segue la
manifestazione ha più volte provveduto a spegnere gli animi al riguardo.
Chi di voi pratica la corsa con
dedizione e si è già cimentato in maratone e gare su lunga distanza, potrebbe farci
un pensierino per avere un nuovo motivo
per vantarsi con gli amici: quello di battere un cavallo, o almeno di provarci.
Avete un anno di tempo per prepararvi, sperando magari in una giornata con temperature sopra la media dell’umida estate
gallese, e chissà…!
In alternativa potreste
partecipare anche a cavallo, ovviamente. Nel qual caso un eventuale fallimento
potrebbe essere ancora più umiliante, però…
Nessun commento:
Posta un commento