mercoledì 2 settembre 2015

POLIZIA E CAVALLI, un connubio indissolubile


La televisione e il cinema negli ultimi anni hanno contribuito in maniera determinante a far passare il concetto del cane come miglior amico e alleato ideale dell’uomo… anche quando si tratta di combattere il crimine! Cani poliziotti, cani antidroga, cani bagnini sono ormai all'ordine del giorno sugli schermi e nell'immaginario collettivo. Non altrettanto si può dire dei nostri amici cavalli, che in realtà forniscono un supporto fondamentale alle forze dell’ordine, per nulla secondario rispetto a quello che può dare un cane.
Ma vi siete mai chiesti come si svolge l’addestramento dei cavalli nella polizia?
Il processo di selezione e addestramento cui sono sottoposti i cavalli per entrare a far parte delle unità di polizia equestri si basa naturalmente su criteri molto rigidi, ma al tempo stesso può rivelarsi un argomento sorprendentemente piacevole e divertente da approfondire per i rider e gli appassionati. 

Qualche indizio curioso per provare a dare una risposta al nostro quesito ci arriva dai North American Police Equestrian Championships (NAPEC), competizioni che si svolgono annualmente in una località sempre diversa del Nord America. La manifestazione risponde in pieno allo spirito patriottico statunitense che porta gli americani a celebrare ogni loro istituzione nazionale, comprese in questo caso le forze di polizia a cavallo.
È per questo che ogni anno decine di ufficiali di polizia delle unità equestri  arrivano da tutto il paese (e anche da molte province canadesi) per cimentarsi in gare di passo e percorsi ad ostacoli. Dei veri e propri campionati riservati alle unità di polizia a cavallo, che al di là dei valori agonistici ci forniscono più di un indizio sul processo di addestramento al quale sono sottoposti i cavalli delle forze dell’ordine in America. 



                                  Un ufficiale con il suo cavallo sul percorso del Montgomery County Fairgrounds, nel Maryland, ai NAPEC del 2012.


Gli agenti a cavallo partecipano al concorso da quasi tre decenni.  Un modo divertente ed efficace per mostrare le loro abilità nel calmare e gestire i cavalli. I principali obiettivi dell’addestramento  sono infatti quelli di disperdere in sicurezza una folla ostile, inseguire gli spacciatori e rimanere calmi in situazioni di caos, anche se il primo istinto di un cavallo è evitare i pericoli e le situazioni instabili.
I NAPEC costituiscono una preziosa opportunità, anche per i dipartimenti più piccoli, di dimostrare ai loro superiori che le ore spese per l’addestramento non sono semplici pause dal lavoro, ma costituiscono un prezioso investimento. È proprio con il contatto quotidiano tra cavallo e cavaliere che si costruisce la fiducia e l’intesa perfetta tra i due.



                                Alcune procedure di addestramento delle unità specializzate della Montgomery County Park Police


In Gran Bretagna, ad esempio è un’abitudine consolidata vedere all’opera poliziotti a cavallo in occasione di eventi di massa dove si possono verificare disordini, come partite di  calcio e altri spettacoli all’aperto.

                                      Un agente inglese a cavallo fronteggia un tifoso della squadra di calcio del Newcastle


Le tecniche di addestramento in uso presso il  centro di formazione del Metropolitan Police Horse Branch  sono utili per capire quali sono le qualità che un cavallo deve possedere per essere accolto nella grande famiglia della polizia britannica. Anche molti esemplari cavalcati dai reali d’Inghilterra sono usciti da questo centro esclusivo. Qui i cavalli vengono fatti girare in tondo e spinti ad attraversare ponti. L’addestramento prevede vari percorsi ad ostacoli, disseminati di diverse tipologie di “trappole” come palloncini volanti, sonagli, campane e bandiere che vengono azionate al passaggio dei cavalli per simulare i rumori e i movimenti bruschi che dovranno imparare a gestire quando si ritroveranno in servizio nel bel mezzo di una folla rumorosa. Altre tecniche di addestramento decisamente singolari prevedono che i cavalli vengano spinti contro un gruppo di poliziotti fittizi. Spari improvvisi e piccoli falò appiccati dando fuoco a balle di fieno sono tutti esempi di ostacoli che i cavalli devono superare lungo questo tipo di percorsi.

Addestramento delle forze di polizia nell’Essex

Anche l’equipaggiamento dei cavalli in tenuta antisommossa  è molto simile in tutto il mondo: i quadrupedi di solito indossano una visiera di plastica che tiene al riparo gli occhi e una protezione per il naso in plastica ricoperta di pelle.
In alcuni casi i cavalli indossano anche paracolpi anti-sommossa che coprono le ginocchia e i garretti.



Esistono paesi in cui le forze di polizia non hanno particolari responsabilità relative alla sicurezza e all’ordine pubblico. In Giappone, dove il rigore e la disciplina sono i pilastri fondanti della vita pubblica, preoccupazioni di questo tipo sono praticamente inesistenti. Eppure anche nel Paese del Sol levante gli agenti a cavallo esistono: fanno parte della guardia d’onore imperiale e hanno solo una funzione di rappresentanza nelle cerimonie. In compenso però non si può dire che non si facciano notare, il colore violetto del sottosella e delle fasce di protezione non passa certo inosservato!


In Canada invece l’elemento distintivo dei Mounties, gli agenti della Royal Mounted Police Force, oltre al cavallo, è sicuramente la divisa tradizionale. Se andate in Canada, potreste avere l’occasione di vedere le cosiddette Giubbe Rosse indossare la caratteristica uniforme impressa nell’immaginario collettivo. Quella con il cappello a falda circolare, la giacca scarlatta, i distintivi sulle spalle e sul colletto, i guanti e la fondina marrone, per intenderci. I Mounties la indossano solitamente in occasione di ricorrenze importanti, come i cortei previsti per il Canada day, la festa nazionale del 1° luglio.



Come possiamo vedere, i nostri amati cavalli si rivelano non solo compagni affettuosi per l’uomo, ma li possiamo trovare in prima linea pronti a mettere a rischio la loro incolumità, anche quando si tratta della nostra sicurezza.


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